cinema

  • I due volti di gennaio
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Dal bestseller di Patricia Highsmith del 1964 (originale: The two faces of January), un film che dai temi del menage à trois si sposta su quelli del doppio, del complesso edipico, e tutto giocato sulla bravura degli attori: Viggo Mortensen in prima fila in questo I due volti di gennaio, opera prima dello sceneggiatore Hossein Amini (Il talento di Mr Ripley), e con Kirsten Dunst nel ruolo della consorte bionda e americanissima del ricco Mr MacFarland; il terzetto si chiude con Oscar Isaac nella parte di Rydal, giovane guida nelle Grecia dove approdano nel 1962.

  • Medianeras
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Due identità dissolte nel panorama metropolitano di Buenos Aires: vicine eppur lontane, nel solipsistico scorrere di una città con occhi sbarrati dagli edifici, da quei muri di mezzeria che sono le Medianeras, dove la gente apre finestre illecite per avere un pò di luce . E così il regista Gustavo Taretto intitola questo lungometraggio a metà strada tra commedia sentimentale e drammatica breccia sull'universo di solitudine digitale che ci attornia da muro a muro, allontanandoci anche da quei vicini così simili a noi.

  • Boxtrolls
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Dal libro illustrato da Alan Snow Here be monsters nascono i Boxtrolls, Le scatole magiche create in stop-motion e CG (Computer Graphics) da Graham Annable e Anthony Stacchi. Nel paradiso formaggioso di Cheesebridge, un'elegante cittadina dell'epoca Vittoriana dove la delizia degli abitanti è degustare formaggi raffinati dal Brie al Camembert al Rochefort, vengono cacciati i Boxtrolls, mostricciatoli che sbucano dai sotterranei della città per arraffare dai rifiuti dei ricchi quanto in qualche modo possa servire alle loro tane stracolme di cianfrusaglie colorate quanto usate.

  • La ragazza del dipinto
    Articolo di: 
    Elena Romanello

    Il Settecento, secolo fondamentale per la nascita della modernità, tra primi esperimenti di democrazia, libero pensiero, liberazione sessuale, interesse per l’uomo sopra Dio e i sovrani, torna periodicamente al cinema, raccontando storie sempre diverse di un’epoca molto variegata e che si presta a vari registri di lettura e a varie vicende, dalle storie più o meno tragiche di re, regine e principesse a quelle di figure meno note ma magari comunque fondamentali.

  • POSH
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un club esclusivo come quello del Riot non può assolutamente accettare chiunque, quindi è regola che si viene solo invitati a farne parte, come i due ultimi arrivati sono Max Irons e Sam Claflin, rispettivamente Miles Richards e Alistair Ryle, ricchi e snob (posh, appunto) come tutti gli altri. Lona Scherfig mette in scena per il grande schermo la commedia nera omonima POSH che Laura Wade ha scritto per il teatro.

  • Marco Bellocchio Cineteca di Bologna
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    Nel corso della ormai conclusa 71° Edizione della Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia, nella sezione Venezia Classici, sono stati presentati in anteprima nazionale i restauri, realizzati dai laboratori della Cineteca di Bologna, di alcuni film molto significativi del cinema italiano, prodotti tra fine anni '60 e primi anni '70 e incentrati su una profonda critica verso la situazione politica coeva.

  • Party Girl
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Con un Prix d'ensemble della rassegna Un certain regard ed una Caméra d'or come lungometraggio d'esordio al Festival di Cannes 2014, Patry Girl, nato dalla collaorazione di ben 3 registi (due donne ed un uomo), ovvero Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis, si presenta bene. La storia è quella, vera, della madre di Samuel Theis, ovvero Sonia Theis Litzenburger che interpreta sé stessa.

  • La Buca
    Articolo di: 
    Miriam Comito

    Il 25 settembre uscirà nelle sale italiane, in circa 200 copie, La Buca, seconda opera dopo E’ stato il figlio (2012) di Daniele Ciprì. La vicenda narrata nel film vede come protagoniste due umanità disordinate: quella di Armando (Rocco Papaleo) un uomo appena uscito di prigione dopo aver ingiustamente scontato una pena di 20 anni, e Oscar (Sergio Castellito) un avvocato burbero e truffaldino.

  • A Walk among the Tombstones
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un Liam Neeson in stato di grazia per questo thriller perfetto di Scott Frank dal libro di Lawrence Block Un'altra notte a Brooklyn: La preda perfetta (in originale A walk among the tombstones) sospende l'attenzione e la coagula tutta sulla storia che si svolge in una New York quasi del tutto irriconoscibile e che, col talento dell'attore irlandese, la rende quasi europea. Coprotagonista Dan Stevens nella parte di Kenny Kristo, giovane trafficante di droga cui viene rapita e uccisa brutalmente la moglie.

  • Lucy
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il primo scheletro umano di donna fu ritrovato nel 1974 e fu chiamato Lucy (nome comune in termini scientifici AL 288-1, un Australopithecus afarensis): nel film di Luc Besson sul potenziamento delle capacità cerebrali umane che fa un salto all'indietro per esamnare l'evoluzione dell'uomo, Lucy è interpretata da Scarlett Johansson, che naturalmente non assomiglia minimamente ad uno scheletro e che recita nella parte di una Nikita fantascientifica che sperimenta una droga letale composta di meravigliosi cristalli blu cobalto.