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cinema
- Articolo di:Livia Bidoli
Per trovare qualche novità bisogna quasi sempre guardare al Nord Europa, ed il Belgio in questo caso è piuttosto a Nord, non proprio confinante con la Danimarca di Von Trier, ma di certo con la Germania che ha premiato Alabama Monroe con il Premio del Pubblico Panorama alla Berlinale 2013, e di sicuro linguisticamente vicino – anche se il regista Felix Van Groeningen, di Gand, è fiammingo – alla Francia che lo ha premiato con un César come Miglior Film Straniero di quest'anno.
- Articolo di:Livia Bidoli
Il nuovo film di Steven Knight prende il nome dal suo protagonista, Ivan Locke, perché in realtà poi si tratta dell'unico personaggio che vedremo in scena, in una pazza corsa da Birmingham a Londra sulla via della “cosa giusta” di sapore e stile americano. Niente American Dream, anche perché in Inghilterra mai ha attecchito, ma nella sceneggiatura dello stesso regista sì, ed è in tutti i suoi dialoghi, a costruirli come sostanza delle azioni di Tom Hardy alias Ivan Locke.
- Articolo di:Livia Bidoli
La storia vera di Robyn Davidson e dei suoi cammelli attraverso il deserto, raccontata dal film Tracks con la regia di John Curran, riprende una storia vera: la scrittrice nel 1977 fece un viaggio di 2700 chilometri per il deserto australiano, con il supporto del National Geographic e Rick Smolan che nel film appare – perfettamente identico all'originale, nelle vesti dell'attore Adam Driver. Il ruolo principale di Robyn è interpretato da una molto somigliante Mia Wasikowska.
- Articolo di:Alessandro Menchi
La malattia più pericolosa del terzo millennio è la rassegnazione, e ogni giorno miete le sue vittime. Ma qualcuno sembra aver trovato la cura. Si chiama Allan Karlsson, è svedese, ha cento anni e nutre ancora svariate passioni. Una in particolare: far esplodere le cose. Il 24 aprile esce nelle sale italiane Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, tratto dall'omonimo best-seller di Jonas Jonasson e diretto da Felix Herngren. Una commedia stralunata e crepuscolare sul senso della vita come viaggio fuori da ogni schema o previsione, raccontata attraverso una schiera di personaggi memorabili e imprevedibilmente attuali.
- Articolo di:Livia Bidoli
La fucina del Nibelheim si ascolta nel frastuono della seconda parte di Nymphomaniac di Lars Von Trier: Wagner über Alles affermiamo, è questa la chiave di lettura non solo di Nymphomaniac ma anche di Melancholia, ed ora viene fuori il perché. Nulla è a caso nella genesi delle sue opere come in quelle di Wagner ed in quell'enclave cavernosa dei Nani della terra nibelungica si fabbrica l'Anello del Potere che rifuta l'Amore. Dall'Oro del Reno (Das Rheingold) Alberich forgia l'Anello della “maledizione dell'amore” (in quanto dovrà rinnegarlo per possederlo), come testimoniano le Figlie del Reno al quale lo ha rubato, consapevole delle conseguenze.
- Articolo di:Eleonora Sforzi
Lo scorso 16 aprile, la Cineteca di Bologna – in collaborazione con il Festival del film di Locarno – L'immagine e la parola e Goethe-Zentrum Bologna – ha proiettato in lingua originale con sottotitoli Die andere Heimat - Chronik einer Sehnsucht (L'altra Heimat – Cronaca di un desiderio), ultimo capolavoro della saga a cui Edgar Reitz lavora da trent'anni.
- Articolo di:Alessandro Menchi
In tempi bui la fede può essere l'unica luce. Una luce, talvolta, tanto forte da accecare. Il 10 aprile esce in Italia Noah, l'ultima fatica di Darren Aronofsky. Un progetto coltivato per anni e sfociato in un kolossal da 125 milioni di dollari in bilico fra autorialità e intrattenimento, che si interroga sul rapporto con la divinità offrendo una rilettura visivamente potente del mito del diluvio universale.
- Articolo di:Livia Bidoli
Uno straordinario Jeoffrey Rush è il coprotagonista di questa delicata storia che si incentra su un amore per i libri da parte di una piccola bambina trovata per caso dalla famiglia Hubermann, formata da Rosa, interpretata da Emily Watson, e Hans da Jeoffrey Rush. Nei panni della piccola Liesel, che ha perduto la madre ed il fratellino da poco, la vera atleta Sophie Nélissem, splendidamente armonica nella parte, conduce con disinvoltura dentro la storia diretta da Brian Perceval, e tratta dall’omonimo bestseller (in inglese: The Book Thief) dello scrittore australiano Markus Zusak (edito da Frassinelli in Italia e pubblicato per la prima volta nel 2005.
- Articolo di:Livia Bidoli
Lo dichiariamo subito: questa è una recensione evidentemente di parte. Sarebbe bastato anche uno solo dei brani che Von Trier usa come colonna sonora, mai a caso, per convincermene. Bisogna andare sotto la patina, come consiglia Oscar Wilde in uno dei suoi celebri aforismi, ed a proprio rischio e pericolo. Nymphomaniac Vol. 1, non è affatto pericoloso per quello che si vede, bensì per quello che non vedrà mai uno sguardo superficiale.
- Articolo di:Alessandro Menchi
Il sentirsi padre, a differenza dell'istinto materno, è un sentimento che non nasce immediatamente con la nascita di un figlio ma si costruisce nel tempo. Un sentimento che trova nello sguardo del figlio il suo vero e autentico riconoscimento. Giovedì 3 aprile esce nelle sale italiane Father and son, diretto dal regista giapponese Kore-eda Hirokazu e vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes 2013. Un film che tratteggia con mano delicata la complessità del tema della paternità all'interno delle attuali dinamiche sociali e dell'odierna crisi dei rapporti familiari.