cinema

  • Lettere da uno sconosciuto
    Articolo di: 
    David Dori

    Lettere di uno sconosciuto (Coming Home) segna il ritorno a casa del 64 Zhang Yimou: il cineasta poeta che in Cina è stato prima inserito nella lista nera, poi "redento" tanto da dirigere la cerimonia delle Olimpiadi 2008. Ispirato al romanzo di Yan Gelin "The criminal Lu Yanshi" racconta di una insegnante che vive con la figlia adolescente.

  • French Connection
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Diretto da un regista nato a Marsiglia e che la conosce bene, infatti il padre di Cèdric Jimenez (classe 1976) aveva un ristorante proprio accanto al bar del fratello del boss della mala marsigliese, Gaëtan Zampa, il film su una delle massime organizzazioni di fabbricazione e smercio della droga pesante, l'eroina che ha falcidiato tra anni '70 e anni '80 la gioventù più fragile di un'epoca, racconta la storia di un giudice che, come Giovanni Falcone, stava sovvertendo quel sistema criminale ed è stato drammaticamente ucciso proprio nel momento in cui gli agganci con la politica si facevano più trasparenti ai suoi occhi e la French Connection subiva duri colpi per le sue indagini ed i suoi arresti.

  • Insrugent
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Parte di una saga inventata da Veronica Roth nel bestseller Insurgent (2012), il film diretto da Robert Schwentke è il secondo episodio della serie dopo Divergent (2014, diretto da Neil Burger), che vede gli stessi protagonisti del primo, Tris Prior e Four, interpretati da Shailene Woodley e Theo James, sviluppare ulteriormente la storia principale intorno ad un mondo distopico diviso in quattro fazioni più una, “divergent” da tutte le altre, cui appartengono.

  • Cenerentola
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Il nuovo film della Disney sulla fiaba sempiterna di Cenerentola esce al cinema per la regia di Kenneth Branagh, che naturalmente ricordiamo per le tragedie shakespiriane di Hamlet, le commedie del bardo come Molto rumore per nulla, Frankenstein da Mary Shelley ed il meraviglioso Il flauto magico con astri del canto come René Pape. Qui lo vediamo alle prese con una Cenerentola piuttosto filologica per la narrazione, con inserti nuovi quanto ai corrispettivi dei ruoli attoriali: Lily James sarà Ella che prenderà il nome di Cenerentola dalle brutte e antipatiche sorellastre; mentre nel ruolo del principe c'è Richard Madden, quest'ulltimo meno diverso dalle aspettative. Una fantastica matrigna è Cate Blanchett, una fattispecie di Crudelia Demon ante litteram.

  • Focus
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Per Focus. Niente è come sembra, la coppia consolidata di Glenn Ficarra e John Requa, alla sceneggiatura ed alla regia sincroniche, ha pensato a Will Smith e lui a loro, non appena ha saputo che si parlava di lavorare con i creatori di Colpo di fulmine - Il mago della truffa (I love you Philip Morris), sapendo che i due che hanno creato le gag per Jim Carrey avrebbero ora lavorato intorno a lui come protagonista, attorniato dalla biondissima e occhio-azzurrina Margot Robbie.

  • Suite Francese
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un nome così melodico per l'ultimo libro di Irène Némirovsky, pubblicato da Newton Compton con l'introduzione di Maria Nadotti e la traduzione di Fausta Cataldi Villari, che ora accede al grande schermo con un cast di prima categoria: Michelle Williams nella parte della protagonista Lucile Angellier, e Kristin Scott Thomas in quella di Madame Angellier; il tenente tedesco Bruno è interpretato da Matthias Schoenaerts per la regia di Saul Dibb (The Duchess), ed in uscita il 12 marzo nelle sale.

  • Vizio di forma
    Articolo di: 
    Teo Orlando

    Vizio di Forma è l’adattamento e la trasposizione cinematografica, diretta da Paul Thomas Anderson, del settimo romanzo di Thomas Pynchon, uno degli scrittori più controversi della letteratura americana contemporanea, i cui lavori culturalmente caleidoscopici non avevano finora trovato nessun adeguato corrispettivo filmico.

  • Birdman
    Articolo di: 
    Eleonora Sforzi

    È contraddistinto da un'impostazione metacinematografica l'ultimo film di Alejandro Gonzalez Iñárritu, uscito nelle sale italiane giovedì 5 febbraio e presentato in apertura della scorsa 71° Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia.
    Una produzione che si configura come una grande riflessione sul mondo del cinema e, in particolare, su cosa significhi Hollywood per chi fa parte del suo sistema tanto ricco, sfavillante e pieno di attrattive, quanto controverso coacervo di contraddizioni e competizione.

  • Selma
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    E' davvero sconcertante pensare che il primo film sulla figura di Martin Luther King sia stato prodotto a 56 anni dalla sua morte avvenuta per mano di un assassino nel 1968. Selma, diretto dalla coraggiosa regista Ava DuVernay, racconta di come i “neri” d'America (allora chiamati “negri” ad indentificare la razza) conquistarono quello che è un diritto civile fondamentale: il voto negli Stati Uniti d'America.

  • Mortdecai
    Articolo di: 
    Livia Bidoli

    Un caso speciale quello in cui regista e primattore si trovino esattamente con la stessa data di nascita: 9 giugno 1963, aldilà della latitudine specifica, sono ovviamente tutti e due americani. David Koepp, sceneggiatore famoso di Mission Impossible e Jurassic Park, è approdato a questa commedia tratta dai romanzi di Kyril Bonfiglioli (in Italia editi da Piemme), è il regista, mentre Johnny Depp il protagonista.