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musica
- Articolo di:Livia Bidoli
L’unica opera di Béla Bartók, Il castello del Principe Barbablù, è stata eseguita a Santa Cecilia, con la direzione di Peter Eötvös, lunedì 2 maggio 2011 (la prima il 30 aprile e la seconda replica d il 3 maggio): in forma di concerto, l’opera è stata presentata con Péter Fried come basso e la mezzosoprano nel ruolo di Judit è stata Ildiko Komlosi.
- Articolo di:Livia Bidoli
Uno speciale per lo spettralista Tristan Murail (1947) che ha partecipato l’11 aprile scorso al Festival Suona Francese che prosegue in varie città italiane fino a giugno 2011, in cui abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo ed ascoltarlo poi dal vivo alla Fondazione Isabella Scelsi prima per una conferenza condotta da Nicola Sani, Presidente della Fondazione Isabella Scelsi; in seguito nella Basilica di San Teodoro.
- Articolo di:Simone Vairo
Dare una voce alla comunità gay attraverso la musica: questo e altro, all’interno di studi di gender, nella produzione dei Bronsky Beat, gruppo synth pop omosessuale, con particolare riferimento all’album The age of consent (1984) e ai singoli da esso estratti (Smalltown Boy e Why?)
- Articolo di:Chiara Moscatelli
A tutti i cultori del genere, mi sento in dovere di segnalare una rassegna metal degna di nota: da tempo, infatti, l'Urban Live Club di Perugia ospita l'Headbangers Hall. Ogni giovedì sul palco dell'Urban si esibiscono band locali, nazionali, e recentemente anche internazionali (è il caso degli Mnemic, danesi).
- Articolo di:Livia Bidoli
Per la Stagione sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 16 al 19 aprile 2011 una kermesse di autori russi sotto la direzione dell’osseta Tugan Sokhiev (1977) ed il virtuosistico violoncello di Giovanni Sollima. Il programma, dedicato alla Grande Russia, come recita il titolo, comincia con lo schizzo sinfonico di Borodin, Nelle steppe dell’Asia Centrale; prosegue con la Sinfonia Concertante in mi min. per violoncello e orchestra op. 125 di Prokof’ev, dove Sollima è emerso concedendo anche tre bis, e si è concluso con Čajkovskij e la Sinfonia n. 1 in sol min op.13 sottotitolata “Sogni d’inverno” (Winter Dreams).
- Articolo di:Livia Bidoli
Al Teatro dell’Opera di Roma è tornato, dopo circa quarant’anni - ultima edizione nel 1972-73 con Peter Maag alla direzione ed alla regia insieme a Aldo Masella -, Die Entführung aus dem Serail, ovvero Il ratto del serraglio, Singspiel buffo in tre atti KV384 di Wolfgang Amadeus Mozart, che quando lo compose aveva 26 anni, nel 1782. Con la regia di Graham Vick, la direzione di Gabriele Ferro e le scenografie di Richard Hudson, è stato rappresentato dal 12 al 19 aprile 2011.
- Articolo di:Teo Orlando
Pur non essendoci pause o interruzioni di sorta, la seconda parte del concerto del 4 aprile scorso in Sala Sinopoli all'Auditorium Parco della Musica di Roma comincia idealmente con “Bunshō” (pezzo tratto anch’esso da A Grounding in Numbers). Si tratta di un brano con geometrie sonore squadrate e precise fino ai minimi particolari. La sezione ritmica è incalzante e inesorabile, con Guy Evans che sembra quasi assistito da un metronomo. Verso la fine del brano Hammill si esalta in un guizzo vocale notevole.
- Articolo di:Livia Bidoli
Il titolo della serata del 7 aprile 2011 al Parco della Musica prodotta da Fondazione Musica per Roma in collaborazione con Fondazione Isabella Scelsi e Ambasciata di Francia/Suona Francese 2011 è dedicata a Giacinto Scelsi e Georges I. Gurdjieff, e prende il nome Pranam – oltre che dall’omonima composizione di Scelsi del 1973 – dall’accezione che si conferisce al giungere le mani tipicamente indiano, e che ha il significato di saluto in questo emisfero che tanto ha influenzato i due artisti.
- Articolo di:Livia Bidoli
Uno dei capolavori del compositore ceco Leoš Janáček (1854-1928), La piccola volpe astuta fu rappresentata per la prima volta nella prima edizione a Brno il 6 novembre del 1924. Questa edizione è stata presentata a Roma per la prima volta nell’ambito della Stagione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia il 12 ed il 14 aprile 2011 nella Sala Petrassi del Parco della musica.
- Articolo di:Teo Orlando
Con una puntualità impressionante, più teutonica che anglosassone, alle 21,00 in punto del 4 aprile 2011 nella Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica di Roma si materializzano quasi da un iperspazio al di là della soglia del buio le tre figure dei Van Der Graaf Generator, Peter Hammill, Guy Evans e Hugh Banton, per dar vita a un memorabile concerto a tre dimensioni, rivolto al presente e al futuro non meno che al passato. Si è trattato del primo dei concerti di una tournée italiana che ha portato il gruppo ad esibirsi anche a Milano, Vicenza e Cesena.