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musica
- Articolo di:Piero Barbareschi
Un CD Limen con la splendida voce di Benedetta Orsi accompagnata al pianoforte da Dragan Babic con un titolo poetico e già musicale in sé: “La voix de l'Amour”, nel quale sono proposti una serie di brani nei quali viene cantato, appunto, l'amore nelle sue più diverse sfumature, tutti in lingua francese e sostanzialmente nella seconda metà del secolo XIX.
- Articolo di:Barbara Gigliotti
Niemandsrose, nome del progetto musicale ideato da Giuseppe Argentiero, significa “rosa del nulla” o “rosa di nessuno”. Ha trovato ispirazione in una bellissima poesia di Paul Celan. L'album “Stalingrad” contiene tre pezzi: “Love song in Stalingrad”, “L'orizzonte brucia (Dove cammini tu)” e “Monica”. Fili conduttori sono l'amore e la guerra . Sono queste le funi che sembrano tenere sospeso il soldato nella copertina disegnata da Francesco Argentiero”. Come recita Celan: “Nessuno con terra e argilla ci forma, nessuno soffia nella nostra polvere. Nessuno”.
- Articolo di:Livia Bidoli
Uno dei titoli piu' ambiti per un teatro dell'Opera è certamente Il Corsaro, la cui antesignana versione cui si fa oltremodo riferimento è quella parigina del 1856 di Joseph Mazilier. La seconda in ordine di importanza è quella ideata a San Pietroburgo da Jules Perrot, maestro di ballo presso i Teatri Imperiali, con il supporto di Marius Petipa, allora primo ballerino, e che poi ne creerà una propria. Il coreografo spagnolo José Carlos Martínez, nato a Cartagena e direttore della Compañía Nacional de Danza, lo ha ricreato per il Costanzi con le étoiles, i primi ballerini, i solisti e il corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma, diretti da Eleonora Abbagnato, dal 1° al 4 marzo. Il balletto doveva tenersi con date fino all'8 marzo ma è stato purtroppo sospeso dal decreto sicurezza entrato in vigore l'8 marzo scorso.
- Articolo di:Livia Bidoli
Un'unica serata per la Filarmonica della Scala con il Maestro Riccardo Chailly ed il giovanissimo virtuoso Jan Lisiecki al piano per il Concerto per piano ed orchestra di Grieg che lo ha visto solista. Il programma, tutto slavo, ha annoverato la composizione d'impeto nazionalista Finlandia di Jan Sibelius e i celebri Quadri da un'esposizione di Modest Mussorgskij, ispirati dai quadri dell'amico Victor Hartmann, nell'orchestrazione meravigliosa a firma di Maurice Ravel. Il 24 febbraio la sala dell'Accademia di Santa Cecilia si è illuminata con i musicisti scaligeri ed il pianista canadese di origini polacche.
- Articolo di:Livia Bidoli
Con Evgenij Onegin è tornata a calcare il palcoscenico l'“opera russa per antonomasia”: Pëtr Il’ič Čajkovskij infatti trasse il libretto dal grande poeta russo Aleksandr Sergeevic Puškin che scrisse il poema nel 1825. Dal 18 al 29 febbraio presso l'Opera di Roma una grande produzione che spicca per raffinatezza con la coppia James Conlon alla direzione e Robert Carsen alla regia. L'Onegin calcò lo stesso palco del Teatro Costanzi nel 1965, 1975 e 1981 e nel 2001, finalmente, la prima edizione in lingua originale che ebbe come protagonista femminile Mirella Freni, il grande soprano italiano scomparso pochi giorni fa e a cui è dedicata quest'edizione con un plauso unanime.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Domenica 23 febbraio si è svolto a Lucca nell'”Auditorium del suffragio”, la splendida sala da concerti dell'Istituto Boccherini, un interessante concerto di musica da camera inserito nella stagione dell'Associazione Musicale Lucchese che ha visto protagonisti prestigiosi esecutori: il Quartetto Philarmonia Chambers Players (Sarah Oates e Fabrizio Falasca violini,Yukiko Ogura viola - sostituita in quest'occasione dall'ottimo Francesco Fiore - ed Eric Villeminey, violoncello), Gabriele Pieranunzi, violino e Jin Ju, pianoforte.
- Articolo di:Giuseppina Rossi
Tra gli eventi musicali organizzati a Bonn per i 250 dalla nascita di Ludwig van Beethoven, desta interesse la composizione “Ein Brief” di Manfred Trojahn, tra i più apprezzati compositori tedeschi contemporanei, commissionata dal Teatro della città renana e presentata in prima esecuzione assoluta l’8 febbraio, in un programma che comprendeva l’esecuzione, già di per sé rara, dell’unico Oratorio composto da Beethoven, il Cristo sul Monte degli Ulivi (Christus am Ӧlberge), qui eseguito in una inedita versione scenica.
- Articolo di:Daniela Puggioni
Lo scorso 15 febbraio sono tornati i bravi interpreti de Les Arts Florissants guidati da Paul Agnew , che nel secondo appuntamento del Gesualdo project, hanno offerto una raffinata esecuzione del Quarto libro dei madrigali di Carlo Gesualdo, principe di Venosa. Una sala affollata in ogni ordine di posti li ha applauditi durante lo svolgimento del concerto e alla fine li lungamente acclamati ottenendo il bis del primo madrigale “Luci serene e chiare”.
- Articolo di:Piero Barbareschi
Microcosmi: trascrizioni di composizioni di Chopin, Debussy e Wagner in un CD Stradivarius, distribuito da Milano Dischi, dell'Ensemble Musagete con Gabriele Dal Santo al pianoforte. Un titolo senza dubbio perfettamente calzante, poiché proprio di microcosmi si parla: trascrizioni che svelano all'ascoltatore stelle brillanti di un universo musicale affascinante e luminoso.
- Articolo di:Daniela Puggioni
All'Opéra Royale de Wallonie-Liège una entusiastica ed incandescente ovazione ha salutato la conclusione della prima del Don Carlos, capolavoro di Giuseppe Verdi nella sua versione primigenia, grand opéra in cinque atti e in francese, del 1866. La scelta coraggiosa di Stefano Mazzonis di Pralafera, direttore generale e artistico e regista dello spettacolo, si è rivelata vincente: il pubblico ha seguito attentamente le quattro ore e trentacinque con l'unico intervallo di trenta minuti, applaudendo a scena aperta i cantanti. Della faticosa genesi di quello che abbiamo definito l'Ur Don Carlos e delle interviste abbiamo parlato nell'altro articolo presente nel giornale. C'è solo da aggiungere che il direttore Paolo Arrivabeni ci ha detto che Mazzonis ha faticato non poco per anticipare l'inizio dello spettacolo alle ore 19. Forse è per questo che una persona colta e sensibile come Mazzonis non ha potuto aggiungere i balletti, che durano 17 minuti (cronometro dell'Opéra)?