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IUC. La 73° stagione nel segno delle sorprese
Il 14 ottobre si inaugurerà la 73° stagione dell'Istituzione Universitaria dei Concerti nella sua sede istituzionale dell'Aula Magna dell'Università La Sapienza di Roma: ad inaugurare Anna Caterina Antonacci con L'Accademia degli Astrusi e Federico Ferrei direttore con un programma tutto su Gerusalemme, da Corelli e Lully. Come ci spiega il direttore generale della IUC, Francesca Fortuna: “E' solo l'inizio di una stagione ricca di sorprese, tra cui la presenza di Giya Kancheli, sostenuta dalla stessa Ambasciata della Georgia e con la prima esecuzione integrale delle sue miniature per piano.”
“Continua la collaborazione con La Sapienza, il MIBACT e la Regione Lazio”, prosegue Francesca Fortuna, mentre Franco Piperno, del Consiglio artistico, ci spiega: “Avremo due linee direttrici: una per i concerti di orchestre in numero di otto, di cui sette con solista; quindici concerti da camera; più quattro eventi particolari, oltre ad una serie di incontri di ambito etnico. Il concerto inaugurale, sul filo rosso della Gerusalemme del Tasso è conchiusa dalle Lamentazioni del Colonna per la perdita di Gerusalemme, come in una spirale ciclica. Ad ottobre, il 21, avremo in seguito una serata dedicata ad Ennio Morricone con l'Orchestra Roma Sinfonietta, il duo pianistico Canino-Ballista, Mariano Rigillo alla voce, Marco Serino al violino ed il mezzosoprano Antonella Marotta.”
Il programma per Morricone ce lo esplicita Nicola Sani, Consigliere artistico e Sovrintendente al Comunale di Bologna: “Il Maestro Morricone ci accompagna in questo viaggio con tre lavori, cominciando con il suo noto impegno civile, - ricordiamo la colonna sonora al film Sacco e Vanzetti di Giuliano Montaldo, uno per tutti -: quindi si parte con Se questo è un uomo. Seguono i quattro anacoluti per A.V. (Antonio Vivaldi) e le Varianti per 2 pianoforti e archi in prima esecuzione romana. Ad accentuare il rapporto con la musica contemporanea la scelta che segue con Petrassi, quindi la scuola romana, il Novecento musicale ed il suo rapporto con la capitale. Il 4 novembre avremo Isabelle Faust e Kristian Bezuidenhout al clavicembalo, per la versione tradizionale di Bach, contrappuntata il 7 novembre da Bach in the Air, rivisitazione della coppia Ramin Bahrami e Danilo Rea. L'11 novembre la nuova scoperta di Valery Gergiev, il pianista Alexander Malofeev, che ha 16 anni, presenterà un complesso programma con Chopin, Prokof'ev, Ravel con Gaspard de la nuit e Rachmaninov. Il 21 novembre la giovane orchestra senza direttore della Spira Mirabilis presenta la prima sinfonia di Brahms di cui discuterà poi con il pubblico. Il 25 novembre, un concerto tutto per il tango con Daniel Melingo, per una rivisitazione del Gardel cresciuto alla scuola di Tom Waits: il miglior interprete contemporaneo di tango che ha riempito completamente la nuova Elbphilarmonie di Amburgo. Il 5 dicembre il famoso concerto con Kancheli, che rappresenta l'animo georgiano in musica, dipingendo coi suoi suoni anche altri ambiti, come il teatrale e cinematografico. Uno dei suoi brani più celebri si chiama Exile, e lo presentiamo con il soprano georgiano Nino Surguladze, cui è stato dedicato; Alessandro Stella lo interpreta al piano nella prima esecuzione integrale italiana. Il 10 febbraio un programma tutto dedicato a Debussy ed al capolavoro di Messiaen Quatour pour la fin du Temps con quattro solisti d'eccezione: Pietro De Maria al pianoforte, Marco Rizzi al violino, Enrico Dindo al violoncello e Alessandro Carbonare al clarinetto. Torna Giovanni Sollima con due concerti insieme a Giuseppe Andaloro al pianoforte entrambi il 6 marzo, la mattina per Musica pour parler e la sera per il ciclo Minerva.”
Aggiungiamo che per Debussy avremo la solista Ilia Kim il pomeriggio del 13 gennaio cui seguirà un Salotto Debussy sul rapporto tra il compositore e le arti figurative in collaborazione col MLAC cui parteicpano Claudia Cieri Via, Franco Piperno, Piero Rattalino e Claudio Zambianchi. Un altro excursus tra piano e violoncello lo avremo la serata del 16 gennaio tra Olli Mustonen al primo e Steven Isserlis al secondo con la prima esecuzione romana di un brano a firma Mustonen.
Nicola Sani continua il suo excursus sul programma facendoci notare: “Per la prima volta arriva a Roma il pianista inglese Steven Osborne il 27 febbraio con un programma dedicato a Prokof'ev, Ravel e Berg. Tornano Fazil Say il 23 gennaio con Chopin, Beethoven, Satie ed una selezione dal suo Art of piano; e Alexei Volodin il 17 marzo con una selezione da Schumann, Chopin e Liszt. Per la rinascita della chitarra avremo Manuel Barrueco il 21 aprile; mentre per le percussioni il Quartetto Tetratkis con Alessio Allegrini al corno il 7 aprile. Seguirà il 10 aprile il Signum Saxophone Quartet, formato da tedeschi e sloveni, con arrangiamenti per sassofoni da Haydn fino a Ligeti. Sottolineiamo poi la presenza il 3 marzo del longevo Quartetto Borodin con un programma dedicato, oltre al titolare del nome del quartetto, a Schubert e Čajkovskij. Insieme al Quartetto Guadagnini il 27 marzo, una presenza tradizionale di rilievo. Elio si occuperà invece di una rivistazione de Il flauto magico con l'Ensemble Berlin, ritornando ciclicamente all'inizio di stagione il 24 ottobre.”
Franco Piperno aggiunge inoltre, anche lui metaforicamente tornando all'inizio: “Un concerto dedicato alle tre grandi religioni – che fa coppia con l'inaugurazione sulla musica ispirata a Gerusalemme, dalll'epica del Tasso – ci sarà il 29 gennaio con il ritorno di Patrizia Bovi come voce, arpa e direttore, insieme a Fadia Tomb El Hage alla voce e Françoise Atlan a voce e percussioni, Francesco Savoretti al salterio e percussioni e Peppe Frana al liuto ed all'oud: una rivisitazione delle tradizioni cristiana, ebraica e islamica. Torna poi Jordi Savall col suo ensemble Hexpèrion XXI unendo la musica contemporanea con quella ottomana ed arcaica del Libro della Scienza. Beppe Barra invece propone un viaggio nell'anima del canto partenopeo. Sottolineiamo poi il 17 ottobre, tornando virtualmente all'inizio, la particolare proposta dell'Ars Ludi con il Ready Made Ensemble e Marcello Panni direttore: propongono infatti, oltre ad una prima esecuzione assoluta di Filotei, Les Noces di Strawinskij in lingua garganica in prima esecuzione assoluta ed integrale a cura di Roberto De Simone, grande studioso di lingue e dialetti. Il tutto seguito dalla celebre Petruška, sempre di Strawinskij.
“Come sempre l'aspetto didattico è molto curato quindi le iniziative per gli studenti, in sede, nelle scuole e nelle biblioteche, così come ogni anno: la IUC è vicina al suo pubblico formato da tutte le età. Ci saranno quattro iniziative collaterali per i giovani e quattro matinée di Musica pour parler come ogni anno. Note in biblioteca offrirà direttamente dei concerti gratuiti in bilioteca per il terzo anno, tutti preceduti da introduzioni all'ascolto”, ci informa il Prof. Antonio Rostagno, che aggiunge: “L'iniziativa Piccoli critici crescono si occupa di accogliere gli elaborati critici dopo i concerti che saranno letti al pubblico e pubblicati; Studiare con la IUC impiega giovani studenti di musicologia per redigere i programmi di sala, guidati in questo percorso. “ La IUC come sempre offre un programma variegato e ricco di sorprese, con dei retour amati e nuove crew come quella di Elio con l'Ensemble Berlin, una per tutti.